admin On gennaio - 21 - 2011

Il Tempo Di Una Danza

Granturismo

 

Etichetta:Live Global

anno: 2010

genere: Folk rock/ Melodico popolare/ Soul

voto:  8/10

 

Certe recensioni, un po’ come le cose della vita, alle volte sembrano cascare a fagiolo.

E’ da quasi un anno che divido la mia Milano con una piccola, ma comunque dinamica realtà, che è Brescia.

E benché possa sembrare impenetrabile e silenziosa, riesce a riservare ai giovani piccole oasi culturali e punti di ritrovo interessanti.

Uno dei locali che ho avuto modo di apprezzare per l’impegno costante nell’offrire dell’ottima musica italiana di nicchia è stata la Latteria Artigianale Molloy.

Mi trovo a scrivere a distanza di quasi una settimana dalla sua (spero non) definitiva chiusura. E nel mio piccolo vorrei dedicargli, in segno di gratitudine, questo personale contributo alla diffusione della buona musica indipendente nostrana.

E lo farò con uno degli ultimi artisti che è riuscita a portare: Granturismo.

 

 

Shakespeare sosteneva che “il viaggio termina quando gli innamorati s’incontrano”.

Chissà, magari era un romantico sognatore. Oppure il peggiore degli utopisti.

Ad ogni modo, capita (molto spesso, per la verità) che ci si trovi nella condizione di dover riprendere il viaggio.

E Granturismo, nome dietro al quale si cela la figura di Claudio Cavallaro, nasce proprio da questo. Un dover cominciare da capo.

Il bisogno di lenire il dolore può portare ciascuno verso percorsi diversi.

In casi molto rari, capita che affiori un recondito impulso creativo, così come è stato per il nostro protagonista, che col tempo si è andato a plasmare in “undici pezzi di auto psicoterapia”, come li ha lui stesso definiti.

Qui il passato viene raccontato con cinica ironia di chi non immaginava neanche che quelle parole, bisbigliate nel rumore delle silenziose notti insonni, un giorno avrebbero dato vita a degli arrangiamenti, a dei modulati riff di chitarra e a ballate dal retrogusto di una fresca giornata estiva.

Gli undici episodi non hanno niente a che vedere con le nenie di scontati poeti sofferti che affollano sempre più la discografia italiana odierna.

Il calore delle melodie zuccherano di ilarità testi come ‘Il tempo di una danza’ e ‘Rivedere lei’. Altrettanto ben riusciti sono motivi à la De Andrè come ‘Addio Tristi Lunedì’, o canzoni di un Battisti contemporaneo che si scorge in ‘Tutta Lucciole’.

Il Tempo Di Una Danza’ è quindi un disco che suona “autoreferenziale”, in cui l’artista concede a chi lo ascolta di condividere i suoi percorsi emozionali.

Qui tutto è impregnato di illustri influenze provenienti da poeti che hanno dato vita alla storia della musica. Sì, pensate ai più grandi chansonniers che strimpellavate con la vostra chitarra, e capirete che non c’è che d’aspettarsi di sentire ancora parlare di Granturismo e del suo viaggio verso approdi artistici ancora da esplorare.

 

 

Tracklist:

 

1. Gospel in giugno
2. Rivedere lei
3. Addio tristi lunedì
4. Prendo fiato

5. Tutta Lucciole
6. Il tempo di una danza
7. La tua casa è dove sei felice
8. Stasera
9. E il tempo va

10. E’ troppo tempo che corri
11. Non sai più cosa inventare

 

 

Web: http://www.myspace.com/granturismomusic

di Gaia Tornetta

 

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