Botulino, di cosa si tratta e come comportarsi quando compaiono i sintomi, le prime ore sono decisive
Il botulino è un microrganismo responsabile di una delle forme più gravi di intossicazione alimentare, a provocarla è il batterio Clostridium botulinum. Questa condizione si può presentare ad ogni età con sintomi più o meno intensi, è una malattia seria che può provocare anche la morte di chi ne viene colpito. Il botulismo si contrae principalmente ingerendo dei cibi conservati male o scaduti. Gli ultimi casi mortali hanno elevato l’allerta, ma ora gli esperti spiegano che gli allarmismi sono inutili.

Gli alimenti più a rischio sono quelli preparati in casa, ad empio tutte le conserve o le verdure sott’olio. Anche se si potrebbe pensare che preparare questi prodotti in casa sia normale, e anzi rappresenti una scelta migliore rispetto ad acquistarli al supermercato, non sempre è così.
Botulino, attenzione, le conseguenze potrebbero essere mortali
Per prevenire l’intossicazione da botulino, è raccomandato seguire alcune accortezze, chi ad esempio vuole preparare le conserve vegetali, dovrà cuocere le verdure in parti uguali di acqua e aceto. Successivamente le verdure cotte vanno trasferite in un barattolo sterile di vetro. Infine bisogna pastorizzare il tutto immergendo il barattolo chiuso in acqua bollente per circa 20 minuti. Sigillare i barattoli come si deve è fondamentale, stesso discorso vale per le marmellate, un’occhio di riguardo in caso di preparazione di pesce o carne, in questo caso la marinatura deve essere accurata.

Il rischio, infatti per questi ingredienti, se non trattati adeguatamente, è maggiore, in genere sia se si tratti di prodotti casalinghi che di prodotti del supermercato, bisogna fare attenzione al contenitore, infatti se presenta rigonfiamenti sospetti o se nel momento dell’apertura il tappo non emette il rumore standard, è meglio buttare il prodotto. I sintomi si presentano dopo 18 o 36 ore all’ingestione del cibo contaminato. Tra i sintomi iniziali ci sono diarrea, dolori addominali, nausea e vomito. Dopo alcune ore, compaiono i sintomi più gravi come, difficoltà a respirare, a parlare e a deglutire, bocca secca, difficoltà a muovere i muscoli del viso, paralisi e alterazione della vista.
Le parole dell’esperto sull’intossicazione da botulino
Se si contrae questa intossicazione, i rischi sono seri e fatali, se si ha il sospetto, bisogna agire in tempo, l’antidoto infatti non si reperisce facilmente. Inoltre deve essere somministrato sotto stretto controllo medico, prima che il batterio arrivi ad attaccare i neuroni. Secondo gli esperti prima si diagnostica, prima si agisce e meglio è, la sostanza usata come antidoto è un frammento anticorpale, cioè una parte di un anticorpo che va a legare la tossina che circola nel sangue e che impedisce che questa vada sul bersaglio finale, i neuroni del soggetto colpito. Il salvavita in genere potrebbe essere associato ad un ricovero in terapia intensiva.

Proprio in merito ai recenti gravi episodi, è intervenuto in trasmissione a Morning News, su Canale 5, il microbiologo dell’Università del Salento Francesco Broccolo: questi, insieme a Carlo Locatelli, direttore del centro antiveleni di Pavia, ha convenuto proprio su questo aspetto, quello della tempestività nella diagnosi di botulismo, perché si tratta – dice – “dell’intossicazione alimentare più grave in assoluto, perché è la tossina più potente al mondo che a oggi conosciamo e si deve intervenire subito”.