L’olio è tra i prodotti più utilizzati nella nostra cucina, immancabile in ogni casa. Ma quanto lo conosciamo davvero?
Probabilmente, la maggior parte delle persone che consuma regolarmente l’olio per la preparazione di ogni sorta di piatto, non lo conosce poi così bene. Innanzitutto, dobbiamo imparare a distinguere l’olio di oliva normale dall’olio di oliva extravergine.

L’olio EVO, ossia quello extravergine di oliva, consiste nella forma più pura dell’olio di oliva. Per ottenerlo, si spreme l’oliva a freddo e non si utilizzano sostanze chimiche o alcuna sorta di calore. In questo modo se ne preservano il sapore, gli antiossidanti e i vari benefici per la salute.
Olio extravergine di oliva o olio di oliva normale? Le differenze
Al contrario del classico olio di oliva, quello extravergine contiene un maggior numero di polifenoli e acido oleico, due componenti che combattono le infiammazioni, proteggono dalle malattie croniche e migliorano i livelli di colesterolo nel sangue.

E’ certamente migliore la scelta dell’olio extravergine, ben contrassegnato sulle etichette delle bottiglie, riportanti anche i dettagli sulla data di raccolta, l’origine e la spremitura a freddo. Può essere utilizzato tanto per cucinare quanto per condire a crudo i piatti alla fine della preparazione.
Non a caso, molti esperti culinari consigliano l’utilizzo in cucina dell’olio in versione extravergine: tende anche ad avere un gusto più ricco e complesso rispetto al normale olio di oliva.
Perché l’olio extravergine di oliva fa bene alla salute
Acquistare l’olio extravergine di oliva significa aver scelto il massimo grado di olio di oliva che si trova sul mercato. Gli esperti del settore dichiarano che un olio deve soddisfare alcuni requisiti per essere etichettato come “extravergine”.

Innanzitutto, i livelli di acido oleico non devono superare lo 0,8%. Parliamo di un grasso monoinsaturo omega-9 che compone il 75% degli oli extravergini di oliva. L’olio spremuto a freddo da olive sane appena raccolte non contiene un livello oltre lo 0,8%.
Ancora, le olive per la produzione dell’olio extravergine devono essere movimentate e conservate secondo alcuni parametri specifici; non è possibile utilizzare sostanze chimiche per la sua produzione e, infine, gli oli devono superare un test sensoriale condotto su un pannello apposito per dimostrare che sia privo di difetti di sapore o odore.
Meglio scegliere l’olio di oliva o l’olio extravergine di oliva?
La differenza sostanziale tra l’olio di oliva normale e quello extravergine sta nel loro processo di produzione, il quale ha una naturale conseguenza sul sapore e sull’aspetto finale del prodotto. L’olio extravergine non è raffinato e viene lavorato con sostanze chimiche e calore che rimuove impurità, sapori indesiderati ma al contempo diminuisce il suo gusto tradizionale. Inoltre, l’olio normale non ha bisogno di rientrare all’interno di determinati standard, pertanto il livello di acido oleico è spesso significativamente più alto. Ne consegue che l’olio extravergine di oliva è la scelta più salutare.