Dalla serie A alla cattedra universitaria, una vita controcorrente per il prof che ci saluta

Una storia incredibile quella di un docente universitario, che a fine anni Sessanta arrivò addirittura a giocare in Serie A, prima di rinunciare al calcio per lo studio.

Il suo primo amore, mai nascosto, è stato quello per il calcio: cresciuto nella Civitanovese, squadra della città in cui era nato, ha fatto tutta la trafila per approdare al campionato di Serie A, giocando con Pisa, Rapallo e Savona, quindi nell’estate del 1969, ad appena 23 anni, viene acquistato dal Bari, neopromosso nel massimo campionato di calcio italiano. Una decina le presenze in massima serie per lui, che con la squadra del capoluogo pugliese retrocede mestamente in Serie B.

Andrzej Zuczkowski con la maglia del Bari e in una foto più recente
Dalla serie A alla cattedra universitaria, una vita controcorrente per il prof che ci saluta (KingsRoad.it)

L’anno successivo, prende una decisione sorprendente e lascia il calcio giocato: “Ho detto basta e ho ripreso a studiare”, ha spiegato motivando la sua scelta in un’intervista di qualche anno fa. La storia sorprendente che vi stiamo raccontando è quella di Andrzej Michele Zygmunt Zuczkowski, che in tanti in confidenza chiamavano Zuko. Una vita controcorrente la sua, di chi ha preferito i libri al fascino della carriera calcistica.

Chi era Andrzej Zuczkowski, l’ex centrocampista diventato docente universitario

Figlio di madre italiana e padre polacco, che era giunto in Italia come militare durante la Seconda guerra mondiale, Zuczkowski si è spento nella giornata di ieri a 79 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo accademico. Era andato in pensione da qualche anno, lasciando la cattedra di psicologia della comunicazione dell’Università di Macerata, ma non aveva mai abbandonato del tutto lo spirito critico che lo contraddistingueva.

Andrzej Zuczkowski fu il primo calciatore di origini polacche a finire in Serie A, ben 13 anni prima di Zibi Boniek alla Juventus, esordì il 9 novembre 1969, in una vittoriosa trasferta contro il Torino, ma appunto quella fu per il Bari una stagione sfortunata. Più o meno un anno dopo, la scelta di lasciare il calcio, perché – dirà il futuro docente di Unimc – “mi sentivo un amante tradito”. Poi appunto l’excursus che l’ha portato a essere un luminare di psicologia della comunicazione, psicolinguistica e analisi del dialogo.

Il racconto della vita di Andrzej Zuczkowski

Anni fa, anche la stampa polacca si interessò al caso del professore universitario che aveva giocato in serie A e che raccontò la sua vita incredibile: sua mamma, Liliana Ricci, era di Civitanova Marche e rischiò di morire durante il parto, il papà polacco fu combattente contro il nazismo e diede al figlio il nome di Andrzej in omaggio a un giovane tartaro che aveva conosciuto in un campo di prigionia. Qualche tempo dopo la sua nascita, le strade dei genitori si separarono e il padre partì per Milano.

Andrzej Zuczkowski è cresciuto con sua mamma e sua nonna, alternando gli studi con la passione per il calcio, che lo spinse fino alla Serie A: Zuko era il suo soprannome, datogli dai suoi compagni di squadra ai tempi del Bari. Tempi in cui pensare che un calciatore potesse studiare era quasi un tabù e infatti del suo caso si occupò anche Enzo Tortora che scelse di intervistarlo. L’ultima partita in Serie A l’ha giocata contro il Cagliari di Gigi Riva, che quell’anno vinse lo scudetto, poi la scelta di dedicarsi solo allo studio.

Gestione cookie