Dolcificanti artificiali, attenzione, tutto quello che non ti dicono, svelati i rischi per la salute, questi sono quelli da evitare
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la nostra salute, siamo quello che mangiamo e attraverso ciò che ingeriamo possiamo decidere di fare del bene o del male al nostro corpo e alla nostra mente. Il cibo infatti, oltre ad avere un impatto sui nostri organi interni, lo ha anche sul nostro stato mentale e sul cervello. Alcuni cibi rallentano le funzioni celebrali e ci fanno sentire scarichi e confusi. Alcuni di questi cibi potrebbero addirittura causarci dipendenza portandoci a volerne sempre di più.
In seguito a diversi studi, è emerso che lo zucchero è uno degli ingredienti principali ad essere nocivo per la nostra salute. Inoltre se all’inizio quando ingeriamo zucchero ci sentiamo più carichi e felici, proprio come una droga, poco dopo l’effetto svanisce. Lo zucchero dà assuefazione e dipendenza, questa sostanza è stata correlata ad un maggior rischio di sviluppare diverse patologie, come il diabete, il cancro, malattie cardiovascolari e neurologiche.
Le linee guida parlano chiaro, consigliano di limitare l’apporto di zucchero giornaliero in maniera intelligente. Concedersi un dolce in un’occasione speciale o qualche biscotto ogni tanto, non è un problema ma abusarne invece si. Assumere dello zucchero in piccole quantità, all’interno di una dieta sana e varia, è consentito ma entro certi limiti.
Se lo zucchero è nocivo per la nostra salute, alcune alternative considerate “più sane”, talvolta potrebbero essere ancora peggio dello zucchero. Tra le sostanze ancora più dannose dello zucchero ci sarebbero, l’aspartame, l’eritritolo e la saccarina. Questo è ciò che è emerso in seguito ad una ricerca pubblicata su Neurology, effettuata su dei volontari adulti in Brasile. I partecipanti allo studio sono stati seguiti per otto anni, e sono stati sottoposti a dei test cognitivi. Nel corso del tempo è stato chiesto loro di compilare questionari sulla propria dieta durante quel periodo.
Le persone che hanno usato più dolcificanti artificiali hanno avuto un declino nella capacità di pensiero e memoria rispetto a coloro che ne hanno assunto meno. Le perdite cognitive sono state ancora maggiori nei soggetti dello studio affetti da diabete di tipo 2, ovvero coloro che potrebbero essere più inclini a consumare dolcificanti artificiali per la propria salute.
Il gruppo che ha sperimentato il declino maggiore ha visto il proprio cervello invecchiare di 1,6 anni in più nel corso dello studio, rispetto a quello del gruppo che assumeva meno dolcificanti artificiali. I nutrizionisti non sono rimasti sorpresi da questi risultati, purtroppo alcuni dolcificanti artificiali, come l’aspartame, si scompongono in composti che possono scatenare infiammazioni cerebrali e danneggiare aree legate alla memoria. Altri, come la saccarina e la sucralosio, possono alterare la flora batterica intestinale, compromettendo il controllo della glicemia e causando infiammazioni che colpiscono anche il cervello.
Esistono delle prove che i dolcificanti possono indebolire la barriera emato-encefalica e ridurre la funzione sinaptica, rendendo più difficile per il cervello comunicare efficacemente. Insieme, questi effetti potrebbero accelerare la perdita di memoria e il declino cognitivo nel tempo. Il consiglio è quello di leggere attentamente le etichette e limitare al minimo il consumo quantomeno di questi dolcificanti.
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