L’autunno che ci attende potrebbe essere tutt’altro che monotono: brutte notizie per chi non preferisce l’estate e spera in un po’ di fresco.
Quando si parla di meteo stagionale, non si tratta di previsioni puntuali come quelle a pochi giorni, ma di proiezioni basate su dati e modelli.
Quindi, possono subire variazioni man mano che ci si avvicina al periodo, ma restano utili per capire l’andamento generale. In questo caso, i calcoli dei centri meteorologici indicano un autunno in cui il caldo tenderà a restare protagonista fino a ottobre, con piogge distribuite in modo irregolare ma nel complesso vicine alle medie degli ultimi anni.
Un aspetto che salta subito all’occhio è la temperatura del Mar Mediterraneo, insolitamente elevata. Questo calore non riguarda solo la superficie: parte dell’energia si accumula anche in profondità e viene rilasciata lentamente nei mesi successivi.
Significa più umidità a disposizione dell’atmosfera, e quindi più probabilità di temporali e piogge intense quando arriveranno le prime perturbazioni autunnali. È un po’ come avere una pentola d’acqua calda sempre pronta a ribollire al minimo cambio di pressione.
Le proiezioni vedono un inizio d’autunno dal sapore estivo. Settembre e ottobre potrebbero regalare ancora giornate calde, superiori alle medie stagionali, e questo potrebbe piacere a chi ama prolungare le vacanze o sfruttare i weekend per il mare.
Sul fronte delle piogge, i livelli complessivi non dovrebbero discostarsi molto dalla media della stagione, ma la distribuzione delle piogge sarà irregolare: meno perturbazioni atlantiche e più episodi legati alla bassa pressione, un fenomeno tipico del Mediterraneo.
Con il mare caldo e l’aria umida, aumenta la probabilità di vedere nascere cicloni mediterranei, compresi i famosi “medicane”, che hanno caratteristiche simili agli uragani tropicali. Non è detto che accadano, ma le condizioni ci sono.
Eventi di questo tipo, se si formano vicino alle coste, possono portare in poche ore quantità di pioggia paragonabili a quelle di un mese intero, con conseguenze importanti.
Il cambio di marcia potrebbe arrivare tra fine ottobre e novembre. Le proiezioni segnalano un calo delle temperature e possibili incursioni fredde più precoci rispetto agli ultimi anni. Potremmo quindi assistere a un novembre dinamico, con alternanza tra fasi miti e parentesi invernali.
Queste tendenze derivano dall’incrocio tra modelli stagionali e monitoraggi costanti delle anomalie termiche marine. Se le proiezioni saranno confermate, l’autunno 2025 potrebbe regalare un lungo strascico di estate, ma anche episodi estremi che ci ricorderanno quanto il nostro clima sia ormai imprevedibile.
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