Negli ultimi giorni si è parlato tanto di allerte alimentari su alcuni prodotti rimossi repentinamente dagli scaffali del supermercato Conad in quanto compromessi e tali da cagionare dei problemi di salute ai consumatori. Nello specifico si trattava di vongole e mortadella IGP, prodotti nei cui confronti è scattata l’allerta alimentare, invitando i consumatori a restituire la merce presso il punto vendita di riferimento per la sostituzione o il rimborso.

Da tutte le segnalazioni effettuate nel 2025 si evince come la sicurezza alimentare sia un problema molto attuale e a cui bisogna prestare la massima attenzione. Nei casi più lievi può dare origine a dei malesseri destinati poi a concludersi in un lasso temporale molto ristretto. Nei casi più gravi possono essere anche fatali. Di recente è scoppiato un caso di intossicazione alimentare che ha destato particolare preoccupazione a causa della sua allarmante diffusione. Decine le persone coinvolte.
Intossicazione di massa, decine le persone al Pronto Soccorso
Nuovo episodio di intossicazione alimentare di massa che ha colpito ben 60 persone. Ci troviamo a San Marcellino, in provincia di Caserta dove i malcapitati dopo un pranzo consumato in un ristorante della zona, sono finiti al pronto soccorso. Tra i contagiati desta particolare preoccupazione un bambino di appena 20 mesi. L’ASL prendendo nota di quanto accaduto, ha predisposto la chiusura temporanea del locale per capire da cosa sia derivata la contaminazione dei cibi e procedere quindi con le dovute verifiche.

Il 2 settembre i primi casi: 25 persone dopo una festa di compleanno del 31 agosto, hanno iniziato ad avvertire sintomi come vomito, diarrea, nausea e febbre. Alcuni hanno dovuto chiedere proprio il ricovero al pronto soccorso di Caserta, Marcianise ed Aversa.
All’inizio si pensava che l’alimento contaminato fosse la torta servita durante i festeggiamenti ma il fatto che successivamente altri clienti dello stesso locale – non partecipanti alla festa – abbiano avuto gli stessi sintomi hanno fatto pensare a ben altro. Il problema proviene dal ristorante. Gli ispettori dell’Asl di Caserta hanno avviato un’indagine più approfondita prelevando dei campioni di cibo e verificare le condizioni igieniche del ristorante. Tuttavia non sono state riscontrate delle irregolarità gravi.
Controlli a tappeto sul personale del locale
Le analisi effettuate sui campioni biologici prelevati dai pazienti hanno confermato che si trattava di salmonella, compatibile con la comparsa dei sintomi entro le 24-48 ore dall’ingestione dei cibi contaminati. L’attenzione degli inquirenti si concentra adesso sull’ipotesi di un portatore sano, cioè una persona in salute apparentemente ma capace di diffondere il batterio con la manipolazione degli alimenti. Per questo motivo il personale del ristorante verrà sottoposto a dalle verifiche, le indagini proseguiranno per avere ulteriori informazioni approfondite.