C’è un finale tragico che riguarda un piccolo di alce cieco. Tutti hanno fatto il possibile per salvarlo e sembrava che tutto andasse bene, poi il dramma davvero inatteso.
Un cucciolo di alce cieco, che avrebbe dovuto trovare una nuova casa presso lo zoo di Toronto, in Canada, è morto dopo che era stato tratto in salvo nei dintorni di Ottawa, che è distante quasi 500 km. Il cucciolo di alce era stato soccorso in circostanze a dir poco eccezionali e sembra fosse in ripresa, dopo il salvataggio avvenuto a luglio scorso. Questa triste notizia è giunta in maniera del tutto inaspettata.

I volontari dell’Holly’s Haven Wildlife Rescue, una associazione animalista locale, ha espresso profondo dolore per quanto avvenuto. Proprio loro hanno affermato che il cucciolo di alce aveva socializzato con altri suoi simili e che si stava nutrendo bene, senza mostrare nessun segnale di stress. Il giovane esemplare di cervide era cieco. Era stato battezzato Cedar e la sua storia aveva trovato una ampia eco in tutto il Canada.
L’alce cieca morta senza una spiegazione
C’era infatti bisogno di prendere delle precauzioni particolari per le cure e la riabilitazione del povero animale. Cedar era stato notato mentre vagava in stato evidentemente confusionale in una strada di campagna della località di Hawkesbury, in Ontario, all’inizio di luglio. Ed era stato condotto alla sede dell’Holly’s Haven Wildlife Rescue, dove da allora stava ricevendo le adeguate cure veterinarie del caso.
Il problema è che questa associazione animalista è attrezzata per curare gli animali in difficoltà solo temporaneamente, per poi concedere gli stessi in adozione od in affido a persone private o ad enti come uno zoo. Circostanza molto più rara quest’ultima. Nel caso di animali in cattività come era successo con il giovane alce, c’era per forza di cose la necessità di ottenere l’aiuto di un ente maggiormente specializzato.

Da qui era partito un tam tam mediatico volto a trovare a Cedar una nuova casa. E lo zoo di Toronto si era mostrato più che felice di accogliere questo esemplare di mammifero, nonostante la sua disabilità visiva. Ma purtroppo Cedar è morto qualche giorno fa, nonostante sembrasse sano dopo alcune settimane di recupero nel corso delle quali tutto pareva stesse andando per il meglio.
L’alternativa era l’eutanasia
L’età dell’animale era stata stimata in tre mesi e per lui la struttura di Toronto aveva già pronto un recinto attrezzato per il contenimento di eventuali malattie zoonotiche. Persino nel giorno della sua morte, Cedar non aveva mostrato alcun tipo di problematica per la sua salute, all’apparenza. E se le autorità provinciali non ne avessero autorizzato il trasferimento allo zoo, Cedar avrebbe dovuto subire una eutanasia forzata.
Per ora non si conosce quale sia la causa del decesso. Gli esperti che tenevano l’alce in cura hanno affermato che la morte improvvisa è uno dei rischi che possono avvenire quando si hanno degli animali in cattività in cura. L’eutanasia era stata messa in preventivo per via della condizione di cecità che affliggeva Cedar.

Sarebbe stato evidentemente troppo impegnativo per chiunque non fosse un centro adeguato come uno zoo presiedere alle sue cure ed alla sua crescita. Chi si è preso cura della giovane alce purtroppo morta conferma che l’animale aveva ricevuto nutrimento, cure ed amore senza sosta. Ed è sempre una notizia orribile sapere di un animale morto, perché tante volte si tratta di un essere senza alcuna difesa e protezione.