La strage di Ferragosto, sono trascorsi 17 anni da quel fatidico momento che ha cambiato tutto: così sei persone restano prive di vita
Erano le 2.24 del 15 agosto 2007, quando sei persone sono state uccise dai sicari di fronte a un ristorante italiano in una città tedesca, proprio per questo motivo quanto accaduto è stato ribattezzato come la strage di Duisburg. Fu un ordine partito dal centro aspromontano per poter far sì che la mafia calabrese potesse far sentire la propria voce, il che non è poi così tanto difficile da credere considerato quello che è accaduto in passato. Infatti è stato un atto messo in pratico da affiliati alla ‘ndrina dei Nirta-Strangio, qualcosa di cui all’epoca si parlava davvero molto. Ma approfondiamo la faccenda perché non tutti ricordano cosa è accaduto precisamente 17 anni fa.

Le sei vittime furono notate intorno alle 2:30 da una persona che passava da quelle parti, la scena da guardare fu davvero orribile: quattro erano in una Volkswagen Golf, le altre due in un furgone Opel. Cinque di queste persone erano già morte, mentre la sesta è deceduta durante il trasporto in ospedale. Erano sei giovani esseri umani che avevano tutta la vita davanti e che di certo non pensavano di essere destinati ad una simile atrocità. Nonostante siano passati 17 anni, però, quelle sei poveri esseri umani non sono mai stati dimenticati, soprattutto perché sono stati vittima di una vera e propria ingiustizia. Nessuno di loro, infatti, meritava di morire, soprattutto in un modo così tanto atroce.
La strage di Ferragosto: cosa è accaduto 17 anni fa
Nel ristorante si stava cenando e festeggiando il compleanno di Tommaso Venturi, che proprio quella sera compiva 18 anni, una età importante che segna un po’ l’inizio della vita da adulti. Usciti dal locale, i sei ragazzi erano saliti sulle macchine, quando i sicari hanno deciso di cominciare il loro gioco. Nel corso della sparatoria che ha avuto luogo sono stati sparati all’incirca 70 colpi. Quando la sparatoria è finita gli assassini hanno concluso con un colpo finale in testa a tutte le vittime giusto per essere sicuri che sarebbero morti. Le indagini hanno seguito subito la strada della vendetta dal momento che proprio un anno prima c’era stata faida di San Luca, la strage di Natale, in cui venne assassinata Maria Strangio, moglie di Giovanni Luca Nirta.

Furono davvero tantissime le indagini che vennero fatte in merito e dopo anni e anni di processi e interrogatori, iil 16 maggio 2016 la Cassazione ha preso la scelta di condannare all’ergastolo Giovanni Strangio, che ha messo in atto questa orribile strage, Francesco Nirta, Giovanni Nirta, Sebastiano Vottari e Francesco Vottari. Ad essere assolti invece sono stati Antonio Pelle e Sonia Carabetta, che si sono dimostrati estranei alla faccenda. Non è stato semplice e di certo la giustizia non ha ridato la vita a quei sei poveri ragazzi, ma perlomeno la famiglia ha avuto una magra consolazione.