Siamo alle porte del sesto anniversario della morte di Nadia Toffa. La sua mamma racconta che cosa avvenne negli ultimi secondi di vita della figlia ed un sogno che ha cambiato tutto.
La morte di Nadia Toffa avvenne sei anni fa, proprio in questi giorni. L’Italia era già a conoscenza da mesi di quella che era la grave malattia che aveva colpito la celebre inviata de Le Iene. Nadia Toffa morì il 13 agosto del 2019, suscitando una profonda commozione in tanti. Persino in coloro che Le Iene non la guardavano, o non la vedevano più da tempo. Ma è che quando una persona se ne va via così, ancora in giovane età, c’è un forte senso di ingiustizia. Lei aveva quarant’anni, che non è altro che mezza vita. Troppo presto per morire.
Sua madre, la signora Margherita Rebuffoni, più volte ha parlato nel corso di tutto questo tempo intercorso dalla morte di Nadia Toffa di come la sua vita sia cambiata. Ad esempio a marzo scorso, durante una sua partecipazione a Verissimo, su Canale 5 la donna disse alla conduttrice Nadia Toffanin di come Nadia fosse diventata pallidissima, di come la malattia l’avesse resa più piccola.
Quale malattia aveva Nadia Toffa?
L’ultimo respiro della Toffa avvenne proprio tra le braccia di sua madre. Una cosa commovente fu una confidenza che Nadia fece a mamma Margherita. Le disse che non avrebbe voluto lasciarla, ma la signora Rebuffoni, con un cuore grande così e che solo una madre ha, la rassicurò.
Le disse che poteva andare, perché “mamma è serena”. E poi avvenne l’ineluttabile. Anche in virtù di quel suo aspetto minuto, di quel taglio sbarazzino, di quel sorriso a volte impertinente e di una voce che sapeva farsi riconoscere, tutti quanti ammiravano Nadia Toffa.
Il tumore se la portò via, ma il ricordo resta. Anche se sua madre ancora oggi fatica a rendersi conto dell’assenza perenne di sua figlia, sul piano fisico. C’è una fondazione per la ricerca contro il cancro che porta il nome di Nadia Toffa, e che ha ricevuto tanto dalla famiglia della giornalista.
Sua madre ha sognato Nadia una sola volta, come andò
La signora Rebuffoni e suo marito tengono spesso incontri, conferenze, prendono parte ad attività per sensibilizzare l’opinione pubblica. Poi però, nel loro privato, resta questa vuoto colmato dai ricordi.
C’è chi riesce ad elaborare il lutto, anche dopo relativamente poco tempo, parlando degli episodi belli, di quelli divertenti che riguardano chi non c’è più. In un certo senso è come se chi ha sempre fatto parte delle nostre vite è come se si trovasse ogni volta in un’altra stanza.
I ricordi restano, anche come quando nel caso della signora Margherita, non capita mai di sognare chi ancora vorremmo con noi. Lei disse di avere sognato sua figlia in una sola circostanza, in sogno Nadia la rimbrottò bonariamente. E da allora mamma Margherita ha detto di sentirsi comunque più rasserenata.
