“Stop all’estate cafona” questo è il motto che muove idealmente le ordinanze contro i turisti maleducati. Niente piedi scalzi o torso nudo.
Arrivano delle leggi ad hoc e che ci porteremo dietro anche nelle prossime estati. Andiamo a vedere in che senso e cosa cambierà verso il futuro a proposito di queste possibilità.
A tutti sarà capitato di trovarsi invasi da persone non rispettose del senso comune del pudore, di persone che magari camminano anche in città scalzi e a torso nudo. Sebbene il caldo giustifichi in parte questi atteggiamenti non è più accettabile e questo lo hanno pensato proprio i Comuni pronti a muoversi in tali direzioni.
Le regole di molte amministrazioni locali per i vacanzieri e contro l’overtourism
Una novità che non si era mai vista prima e che potrebbe radicalmente cambiare anche il senso del turismo in Italia. Delle regole che invece, in altri paesi, sono uso più comune legate alla tranquillità e alle regole in giro per le città. Senza considerare il problema dell’overtourism che in questo periodo sta creando grandi difficoltà, anche se oggi non è questo il punto di riferimento del nostro approfondimento.
Andiamo a vedere come cambiano le leggi nell’immediato futuro, meglio dire forse nel presente, e quello che ci potremmo trovare a dover affrontare anche noi quando ci muoviamo in spiaggia.
“Stop all’estate cafona”, i provvedimenti contro torso nudo e piedi scalzi
Ma in cosa consistono questi provvedimenti di cui si parla come “stop all’estate cafona”? Vari Comuni si sono allineati per vietare queste possibilità con sanzioni che si muovono da 25 a 500 euro, leggi che si estendono oltre il centro città ma anche nelle vie subito attigue al mare.
Una situazione che è stata resa ancora più difficile proprio dal fenomeno dell’overtourism che ci sta travolgendo ormai in questa stagione e che sta diventando un vero problema per il nostro paese. Scelte quelle dei provvedimenti che sono state definite come “obbligate dalle circostanze”.
Nuove regole anche legate al divieto di accendere fuochi in aree aperte e/o pubbliche per eventi pubblici e/o privati. Soprattutto in spiaggia va specificato che non devono essere accesi falò di nessun tipo.
Restrizioni anche più severe in alcune zone come per esempio a San Felice Circeo dove si frena contro la movida con divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e in certe località anche di intrattenimento musicale. Una situazione dunque che diventa molto importante da monitorare e che rischia di creare indirettamente dei problemi.
E in Puglia si parla di stop della musica ad alto volume riprodotto da imbarcazioni che si trovano a meno di 500 metri dalla costa. Una misura che presto potrebbe riguardare anche altre zone del nostro paese. Una serie di novità che dunque dovremo segnare per evitare di ritrovarci in situazioni decisamente sconvenienti anche a livello economico.
