Un giocatore gialloblù è scomparso, segnò un gol decisivo contro la Lazio, squadra con cui ha anche militato: il cordoglio dell’Hellas Verona a lutto.
Si è spento ieri, 3 settembre 2025, un ex calciatore ed ex allenatore dell’Hellas Verona, il club ha diramato una nota in cui ha informato i suoi tifosi e ha espresso “profondo cordoglio”. Infatti si legge sul sito ufficiale della società: “Hellas Verona FC esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Vito D’Amato, che ha vestito la maglia gialloblù tra il 1969 e il 1971”.

Vito D’Amato aveva compiuto 81 anni il 27 luglio, era infatti un classe 1944, di ruolo attaccante. Nasce a Gallipoli e da bambino la sua famiglia si trasferisce a Roma perché suo padre diventa portiere di un condominio nella zona di Porta Metronia. La sua prima squadra non poteva che essere una delle due della capitale, nel suo caso la Lazio.
Lutto nell’Hellas Verona, scompare Vito D’Amato
È cresciuto e si è formato nelle giovanili della Lazio per poi approdare in prima squadra nel 1963, quando l’allenatore dell’epoca, Umberto Mannocci, lo chiama tra le fila della compagine biancoceleste. Il suo debutto in Serie A è nel dicembre del 1964, ha soltanto vent’anni quando gioca la gara contro la Sampdoria in trasferta allo stadio Marassi di Genova. Il match finisce 0-0. L’anno dopo ottiene ancora più fiducia da parte del mister e gioca 16 partite, siglando tre reti.
Negli ultimi due anni alla Lazio Vito D’Amato gioca titolare con 63 partite giocate e 10 gol. Si prende una soddisfazione immensa il 10 ottobre 1965 quando l’Olimpico è giallorosso perché la Roma ospita la Lazio nel derby della capitale. L’attaccante nato a Gallipoli segna il gol che regala la vittoria di misura per 1-0 contro i cugini romanisti.
Il gol all’Inter
Il 18 dicembre 1966 all’Olimpico la Lazio accoglie l’Inter del Mago Helenio Herrera e ancora una volta D’Amato sigla la rete decisiva per la vittoria, sempre di misura, per 1-0. Un’altra perla negli annali della storia del calcio. L’anno dopo la Lazio finisce in Serie cadetta e l’allora presidente Maino Neri decide di cederlo all’Inter. Qui segna una rete per 13 presenze ma gioca soltanto una stagione nella Milano neroazzurra.

L’anno dopo, nella stagione 1968-1969 torna nella capitale ma questa volta cambia casacca, militando nella Roma. Con la maglia giallorossa segna soltanto 2 gol e gioca 19 gare ma vince la Coppa Italia.
Passa poi l’anno dopo al Cesena in Serie B ma poi cambia città e approda proprio nel Verona, dove gioca per due anni, collezionando 19 presenze e due reti. In Serie A affronta la sua ex squadra, la Lazio, e regala un gol bellissimo ai gialloblù con cui per la prima volta nella loro carriera vincono contro questo club allo stadio Olimpico della capitale. Gli ultimi due anni di carriera nel grande calcio sono tra le fila del Catania.