admin On luglio - 5 - 2010
 
 

aerosmith - di alessandra di gregorio

HEINEKEN JAMMIN’ FESTIVAL 2010
day 1: 3 luglio
Parco San Giuliano, Venezia

di Ilaria Rebecchi
pic by Alessandra Di Gregorio

Ricominciamo! In musica.

Primo giorno dell’Heineken Jammin’ Festival 2010 all’insegna del rock.
Torna l’evento musicale del’anno, celebrato dal 3 al 6 luglio al Parco San Giuliano di Venezia-Mestre, che dopo un anno di pausa, ritrova i grandi numeri attesi da sempre: quasi 90 mila biglietti venduti nei 4 giorni della kermesse, tra le performance live di personaggi illustri della scena musicale internazionale (con un occhio di riguardo alla scena alternative rock ed hip-hop nostrana, dai Plan de Fuga ai Pan del Diavolo, Club Dogo e The Bastard Sons Of Dioniso), dagli Aerosmith ai Pearl Jam, passando per Green Day, Massive Attack, BEP, Editors, N.E.R.D., Cypress Hill, 30 Seconds To Mars, Gossip, Cranberries, Stereophonics, Skunk Anansie e Ben Harper.
Un clima torrido nei pressi della laguna veneziana, ha ospitato per il primo giorno di live, le performance di Plan de Fuga (eccellenti) e La Fame di Camilla (reduci dall’ultima edizione sanremese, come unica –vera- rivelazione della scena giovanile), ad aprire i gallesi Stereophonics, perfetti nella commistione di pop e rock con venature alternative e radiofoniche al contempo, che hanno regalato un’ora e mezza di show di chitarre frastornate e batteria possente molto più del pensabile, sublimate da una voce puntualmente rocciosa ed abrasiva. Una conferma che meriterebbe maggiore attenzione di quella che ad oggi media, critica e pubblico regala alla band di Kelly Jones.
A seguire gli irlandesi Cranberries, concentrato adrenalinico di distorsioni d’ottima levatura, forse però scivolate troppo nella non sempre precisa vocalità (ma forse è proprio questa la sua caratteristica?!) della front-woman Dolores O’Riordan.

E poi loro, la storia dell’hard&heavy dagli anni ’70 ad oggi: gli Aerosmith solcano i grandi palchi presentandosi trascinati dall’eterno ragazzino Steven Tyler, adornato da un vistoso cappello tigrato e pantaloni anni ’70, catenine e gli immancabili occhiali da sole, e, in primis, tutta quella carica emozionale e carismatica che da sempre la band sa palesare live, annunciata da un vecchio blues di Bob Dylan (Rain Day Women), partita con il masterpiece Love In Elevator, con un Joe Pery istrionico complice di Tyler, tra i successi di Pink e Living In The Edge, I don’t Want To Miss A Thing e Walk This Way.
 Un inizio coi fiocchi all’insegna della grande musica d sempre, e di oggi, che ha lasciato largo spazio anche, nel second stage, alle band finaliste del HJF contest (le 4 vincitrici aprono invece con onore i concerti nel primo pomeriggio nel main stage), tra i live di NoSpeech, Loren, Garnet, Lomè e Margot.
Aggiungeteci campi di calcetto, stand, divertimenti e arte tra aree relax e graffiti, capeggio e la meraviglia naturale del Parco a fare da cornice ad uno dei più importanti festival d’Europa.

Per i grandi assetati di musica, ma non solo!

di Ilaria Rebecchi
pic by Alessandra Di Gregorio
le gallerie fotografiche:

AEROSMITH: http://www.kingsroad.it/?page_id=14&album=1&gallery=12
CRANBERRIES: http://www.kingsroad.it/?page_id=14&album=1&gallery=14
STEREOPHONICS: http://www.kingsroad.it/?page_id=14&album=1&gallery=13

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